All’origine c’era il diario, e per generazioni ne abbiamo compilate di pagine…………Oggi esiste il blog, etimologicamente la parola deriva da “web-log”, nel linguaggio nautico è lo strumento per tenere traccia della rotta,delle distanze percorse da una nave, indica anche il diario di bordo.”Weblog”, quindi significa “diario di bordo online”. I blogs, pensate, sono nati in America nel lontano 1997 come una sorta di diario personale, sono diventati molto popolari in Italia intorno al 2000 e oggi si sono evoluti in quello che puoi chiamare sito web. Grazie ad essi le pagine più interessanti e originali del nostro diario non saranno più dimenticate in fondo a chissà quale cassetto, ma potranno essere in rete. Rendere pubbliche le nostre pagine più belle, perché no!
Per la mia classe si tratterà di una spendida palestra di scrittura in cui allenarsi, trovare lo stile e affinarlo ogni giorno.I grandi scrittori lo hanno sempre saputo, ricordiamoci di Plinio il Vecchio: nulla dies sine linea, non far passare un giorno senza scrivere una riga. Sapere che stai scrivendo su un libro aperto aumenta la tua sensibiltà alla realtà. Nella tua giornata comincerai a selezionare momenti ed esperienze per condividerle. Puoi raccontare la più piccola sensazione, all’effetto che ti ha lasciato una poesia o una canzone, la scoperta di un libro che non avevi mai letto, alla felicità nel praticare lo sport che più agogni.Ciò che conta non è cosa scrivi ma come lo racconti, si può coinvolgere e appassionare chi legge le tue storie, proprio come fanno alcuni scrittori che ci incollano alle pagine dei loro libri scrivendo solo e semplicemente “la quotidianità”. Buon lavoro!
NB: Ciò non vuol dire svelare tutto di te, anzi puoi assumere un’altra identità o inventare un personaggio per farlo crescere nelle tue pagine. Un blog è uno strumento quotidiano, può essere una strada da seguire per diventare un vero e proprio scrittore.
prof.ssa Gentili